Da qualche giorno a Montone si era sparsa la voce che la cittadinanza avesse deciso di non pagare il canone Rai per alcuni malfunzionamenti del servizio pubblico. “Il comune non ha assunto posizioni ufficiali su un mancato pagamento del canone – afferma il vicesindaco Mirco Rinaldi – anche perché non è vero che il servizio non funziona. Se qualcuno ha problemi di segnale deve rivolgersi ad un antennista per un ammodernamento dell'impianto come più volte detto durante il passaggio al digitale terrestre”. Il canone, giunto questo anno a €112, è un tributo, sulla cui reale utilità e giustizia si può certamente discutere (si veda il caso Faccio del 1999), ma come tutti gli altri tributi va pagato nei termini stabiliti se non si vuole incorrere in una mora (che come prevede la normativa Rai prevede in caso di ritardo inferiore ai trenta giorni una sanzione amministrativa pari a 1/12 dell'importo del canone per ogni semestre, pari quindi ad €4,41; in caso di ritardo superiore a trenta giorni la sanzione ammonta a 1/6 del canone per ogni semestre, pari ad €8,82). Quindi chiunque non dovesse adempiere al pagamento entro domani lo farà a suo rischio e pericolo non avendo l'appoggio dell'amministrazione comunale, come invece negli ultimi giorni alcuni tentavano di far credere. False anche le voci che davano per certo un accordo anche col comune di Pietralunga, il canone anche questo anno va pagato regolarmente. Il passaggio al digitale terrestre a Montone è avvenuto senza particolari problemi, visto che a partire dal 23 novembre, giorno dello switch off, anche nelle zone precedentemente non raggiunte dal segnale digitale, tutti i canali in chiaro e non, sono stati visibili. In alcuni casi è stato necessario effettuare delle modifiche all'impianto d'antenna, ma la colpa non è di certo adducibile al nuovo servizio digitale, quanto ad un'usura degli impianti che non permetteva la corretta ricezione neanche del segnale analogico. Ad oggi, con oltre 170 canali disponibili, il digitale terrestre è stato accolto con favore dalla maggior parte della popolazione.
RoPer
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